Proprio un bello scherzo hanno fatto i cugini dei Celtica al quintetto azzurro cerchiato dopo una partita ben giocata da questi ultimi malgrado una formazione ampiamente rimanegiata.
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Squadre schierate nel pre-partita |
Tra i Celtica il solo assente - anche se prezioso - è Gabriele (... e la sua assenza si farà sentire NdR) mentre timbrano regolarmente il cartellino Antonello, Piero, Marco, Carlo e Davide.
Le due squadre si sono date battaglia senza esclusione di colpi (ovviamente bassi... NdR e qualcuno da dietro ... NdBuon) e senza risparmiare una goccia di sudore pur di soddisfare gli esigenti palati dei tifosi arrivati da ogni angolo della provincia e le fan di Marco giunte dalla vicina scuola media...
Contro ogni pronostico la partita risulta equilibrata e combattuta, con occasioni (e numerosi pali) da entrambe le parti e, stranamente, la Compagnia delle Indie comanda le operazioni grazie ad un buon gioco corale, per la soddisfazione del loro presidente che osserva inoperoso dalla linea di porta.
Stefano P. apre le segnature con un bel diagonale di destro, Piero pareggia approfittando di una incomprensione tra Alessio e Stefano che su calcio d'angolo si scontrano e permettono al difensore celtico di insaccare a porta vuota.
Poi, con i due Stefani, la Compagnia delle Indie si porta addirittura sul 3 a 1.
La Celtica, però, non sta a farsi le pugnette e viene tenuta a galla dai gol di Carlo (gran botta sul primo palo con Alessio che può solo toccare la palla) e del solito Piero che, smarcato davanti al portiere, raccoglie una respinta corta ed insacca il gol del 3 a 3 comodo comodo (ormai il vizio del gol per lui sta diventando una abitudine NdR).
Il pareggio parrebbe essere il risultato più giusto, anche perché mancano 10 minuti alla fine delle ostilità, e i cinque giocatori Indiani già pregustano calde sensazioni sotto la doccia (Gabriele stava parcheggiando la macchina poco distante...) quando il solito Carlo (per lui Antonello sta scolpendo a mani nude un busto di marmo) segna altri due gol portando il risultato finale sul 5 a 3.
"Abbiamo giocato bene e sono contento di quanto espresso dai miei (commenta il presidente della Compagnia delle Indie) ma quando nella stessa partita Piero segna due gol vuol dire che qualcosa non quadra... e devi arrenderti al destino beffardo".
"Finalmente siamo tornati a rubare le partite" esulta sintetico ma felice Antonello mentre, sebbene dolorante per la pallonata all'occhio rimediata mentre cercava di evitare un contropiede che sarebbe risultato senz'altro letale per la sua squadra, abbraccia la statua lacrimante di San Piero evocato per compiere il miracolo che tutti i presenti allo stadio hanno visto materializzarsi davanti ai loro occhi increduli...
Che dire... è andata così,
ma che belle partite stiamo giocando da un po di tempo a questa parte?!?!?!
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