sabato 24 marzo 2012

I Celtica ci hanno rubato il tempo!

Sabato scorso 17 marzo 2011 si è visto qualcosa di anomalo sul campo della Caresanablot arena... il tempo si è fermato!
L'orologio dei Celtica
Eh già, il cronometro (sicuramente taroccato NdR) utilizzato per tenere il tempo della partita e che i Celtica generosamente (?!?) hanno fornito all'arbitro, stranamente ha concesso 10 minuti di gioco ulteriori oltre i 60 già trascorsi permettendo alla compagine rosso vestita di agguantare un inaspettato pareggio (4 a 4 il risultato finale) quando ormai il pubblico aveva sfollato lo stadio e gli avversari già si sciacquettavano le palle sotto la doccia...

Ma andiamo con ordine. La Compagnia delle Indie schiera una delle sue formazioni tipo: Maurizio, Stefano, Max, Dario e Matteo (di ritorno dopo aver ritrovato gli occhi della tigre durante un ritiro tibetano presso un maestro zen). I Celtica ritrovano Gabriele tra i pali, Marco Piero Carlo e Maurizio che per l'occasione viene ceduto in comodato d'uso gratuito - anche sotto la doccia - agli acerrimi avversari. Panchinaro di lusso, tra le fila dei criminali del calcetto, Davide (al secolo Bomber NdR) che rientra dopo una lunga assenza causata da problemi ad una caviglia procurati durante una intensa sessione di autoerotismo acrobatico.

Davide si scalda prima della partita
La partita scorre veloce con una netta supremazia della Compagnia delle Indie: due gol di Max, uno di Stefano e uno di Matteo sovrastano quelli segnati da Carlo e Maurizio (sempre a segno quando gioca contro i suoi compagni di squadra).
Tutto sembrava presagire un sabato di festeggiamenti per i colori azzurri quando due distrazioni negli ultimi 10 minuti della partita (che in realta avrebbe dovuto concludersi ben prima per i motivi che già vi abbiamo detto all'inizio di questa cronaca) regalano un inatteso pareggio grazie alle reti di Maurizio (infallibile lo scorso sabato sotto porta NdR) e di Bomber che ritrova la via della rete malgrado l'infortunio alla caviglia lo cotringesse a correre solo in tondo...

Che dire... il presidente della Compagnia delle Indie infervorato contro l'inventore dell'orologio propone di ricorrere a delle clessidre per segnare il trascorrere del tempo mentre Antonello (sempre intento a pedalare senza sellino per i colli di Frosinone) propone di utilizzare la sua terza gamba come gnomone e di leggerne l'ombra proiettata in terra.
Innovazioni tecnologiche troppo "spinte" cui forse il pubblico che assiepa ogni settimana le tribune non è prepararto... ma forse potrebbe ingolosirsi (intanto Gabriele si è offerto di imparare a leggere l'ora...).

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