lunedì 16 gennaio 2012

Pronti.... Via!

Inizia sotto il segno del bel calcetto il 2012 alla Caresanablot Arena.
I rivali di sempre si sono sfidati come sempre con grinta e fisicità danto spettacolo e allietando il folto pubblico presente a bordo campo (quelli dell'ora dopo NdD).

I Celtica si schierano con la loro formazione tipo e, forti della preparazione svolta durante il ponte della befana, sono ottimisti circa le possibilità di portarsi a casa la posta piena.
La Compagnia delle Indie, invece, forte dei chili acquistati durante i 20 giorni di inattività punta tutto sul calciomercato infrasettimanale per raggiungere l'ambito risultato: Vincere la prima (e speriamo non l'unica NdD) partita dell'anno!

Il presidentissimo Alessio baratta tre pandori e un panforte con il presidente dei Celtica (il classico magna magna all'italiana) e veste di azzurro Carlo, che già in passato aveva giocato per la squadra coloniale con ottimi risultati (con lui in campo l'ultima vittoria in campionato NdD).

La storia si ripete; ed al termine di una partia combattuta ed in alcuni tratti polemica (il giusto NdD) la Compagnia delle Indie batte 3 a 2 il gruppo di Buon e compagni...

Va detto, per verità di cronaca, che la fortuna aiuta gli audaci navigatori dei sette mari fermando due gol certi ad inizio partita con i legni della porta occupata da un (veramente ginnico NdD) Maurizio autore di interventi al limite tra la ginnastica artistia e la lap-dance.
Anche Gabriele svolge miracoli nella sua porta compiendo almento tre parate che meriterebbero altri palcoscenici (circhi equestri o saltinbanchi NdD) quando i suoi compagni, in carenza di ossigeno verso la fine della partita, lasciano ampi spazi ai contropiedi azzurro cerchiati.
Sempre di Gabriele il primo "Rutto" del 2012 che sancisce l'avvio delle ostilità...

L'ordine delle reti vede Max aprire le marcature (ed aggiudicarsi il titolo di primo gol del 2012), seguito da Carlo, Marco (suo il primo miracolo del 2012), Stefano e Bomber (che per l'occasione gioca senza scarpe, dimenticate a casa, come il miglior Abebe Bikila di Roma 1960... suo il premio di prima testa vuota del 2012) con una alternanza di emozioni e timori che hanno reso la partita vibrante ed equilibrata fino al termine.

I rintocchi della campana del cimitero poco distante decretano la fine della partita dopo 5 minuti di recupero ma non prima che la immancabile pallonata nelle balle colpisca il presidente della Compagnia delle Indie (e della F.I.C.A.) dando a lui questo primato... Ma in fondo l'importante è vincere qualcosa ed arricchire la bacheca della squadra.

Nessun commento:

Posta un commento