sabato 21 aprile 2012

Italia - Germania 4 a 3... ehm... no scusate, siamo sempre noi :-)

Eh si, proprio due partite storiche si sono svolte gli scorsi sabato 7 e 14 aprile, direi quasi quanto quella che ha portato a posizionare una targa commemorativa fuori dallo stadio Azteca di Città del Messico nel lontano 1970.
... Solo che questa volta verrà posizionata una lapide commemorativa... per i tanto amati cugini Celtica che per due settimane consecutive hanno perso (subendo la medesima rimonta da 2 a 0 a 3 a 4) dopo una prestazione mirabolantre della Compagnia delle indie.
Il posto d'onore di Max
E dire che per entrambe le partite la compagine azzurra era priva sia del proprio portiere titolare (Maurizio), sia del presidentissimo Alessio che osservava da dietro un finto specchio - per non intimorire i propri calciatori - sia le performance in campo che sotto la doccia.
Grande assente tra gli azzurri in entrambi gli incontri anche lo stakanovista Max che, causa una potentissima influenza intestinale, ha dovuto osservare l'ultimo incontro da una postazione ... diciamo privilegiata.

Dicevamo squadre in emergenza:
il sabato pasquale (7 aprile) ha visto scendere in campo Maurizio (quello più magro) in porta con Stefano a blindare la difesa (...e la supercazzola NdR), Dario (che segnerà il gol del definivo sorpasso finale), Matteo e Doa (che preferisce schierarsi per una volta con i paladini del bene e del bel calcetto piuttosto che indossare la sordida maglia rossa). Nel campo opposto sono invece scesi (arroganti quanto basta e con una punta di irritazione intestinale... NdR) Gabriele, Antonello, Bomber, Marco e Piero.
Sabato 14 la Compagnia delle Indie schiera nuovamente in porta Manto (ormai Maurizio deve seriamente temere per il proprio posto da titolare inamovibile... eh eh eh. NdR) con Stefano, Dario, Matteo e Nicola (grande rientro il suo) contro Gabriele, Antonello, Carlo, Piero, Marco e Doa... Anche l'uomo in più non è bastato per avere la meglio sulla squadra azzurro cerchiata però.

Non ci dilungheremo in inutili commenti delle azioni strepitose che hanno allietato i palati fini (e gli ani rumorosi) del pubblico presente, anche perché, come ricorda sempre il presidente della FICA (e come riporta il Buon come causale dei suoi bonifici alla fedrazione degli arbitri... NdR): "L'importante non è partecipare ma vincere!"

Che dire di più, se non che siamo finalmente felici che esista una giustizia in grado di restituire alla Compagnia delle Inde quello che il destino (e le mazzette di Antonello, NdR) le avevano ingiustamente tolto.
Da parte sua Antonello, contattato telefonicamente da questa redazione, ha dichiarato testualmente che i suoi giocatori non "lo stanno più mettendo dentro" e che stanno "riflettendo su come possano rimediare a questa sitazione...".
Ed infatti le idee non mancano: Marco ha gentilmente offerto il proprio corpo per cercare di risollevare le sorti di una squadra ormai allo sbando e che passa più tempo in bagno che sul campo ad allenarsi, Piero invece ha offerto crema per le mani a tutti i suoi compagni di squadra...

Non sappiamo se queste iniziative avranno effetto o meno, di certo c'è da dire che sarà ancora battaglia... alla prossiuma e...
ricordatevi sempre... CHI VI E' VICINO?